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PREVENZIONE E ALCOOLTEST SCREENING |
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TECNICHE SPIROMETRICHE
Sono utili nello screening e nelle urgenze e si basano sulla proporzione costante che esiste fra la concentrazione di alcol presente nel respiro e quella ematica. Il rapporto è di 2100/1, perciò considerando che 2,1 l di aria alveolare contengono tanto alcol quanto 1 ml di sangue, per determinare il tasso alcolico è sufficiente moltiplicare la quantità di etanolo nel respiro per il fattore 2100.
Questo metodo permette di valutare l'eventuale stato di ebbrezza senza ricorrere a tecniche invasive di prelievo.
La prova del palloncino(alcooltest Fiala CEC) che valuta il cambiamento di colore del reagente in base all' espirato immesso all'interno della fialetta , si ottengono letture precise e veloci. La precisione di questo metodo è con un margine d'errore max +/- 3% a 0,8%o mg/l..
Infatti attualmente è usato anche per garantire una notevole praticità e una buona affidabilità, in alcune Case di Cura a supporto della terapia non invasiva per la disintossicazione dall'alcool.
Devono comunque essere sempre valutati bene i fattori che possono influire sulla misurazione del tasso alcolico:
valutare se il soggetto si trova nella fase ascendente di assorbimento o discendente di eliminazione della curva alcolemica: se la persona ha bevuto immediatamente prima dell'esame si ottiene sempre un valore elevato, perché l'alcol è presente all'interno della bocca; in questo caso occorre fare passare almeno 20 minuti e poi ripetere l'esame.
Il vomito può influire sul valore, perché il reflusso di aria gastrica contiene alcol in quantità maggiore a quella realmente presente in circolo.
Patologie broncopolmonari possono alterare il rapporto esistente tra la concentrazione ematica di alcol e quella respiratoria. | |
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ALCOOLTEST Fiala CEC o CEC1 ED IL RAPISCAN
CONTRO L'ABUSO DI ALCOOL E DROGHE
( tolleranza +/- 5% max ) | |
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Il problema abuso-dipendenza etilica deve sempre essere affrontato, anche se la valutazione quantitativa di astemio medio e forte bevitore è molto soggettiva e spesso è legata a un tentativo di minimizzare abitudini ormai acquisite da parte del soggetto in esame.
Talvolta risulta difficile stabilire la reale quantità di alcol assunta nell'arco di una giornata, perché ad esempio, chi beve a pasto spesso non sa definire quanti bicchieri realmente beve e inoltre non considera mai la grandezza del bicchiere usato, che può essere estremamente variabile; 4 bicchieri di capienza differente, possono corrispondere a una diversità di 1/3 di bottiglia.
Oggi si utilizzano test, come il MAST, molto semplici basati sul comportamento ed è possibile inoltre avvalersi di metodologie raffinate per la determinazione dell'alcol presente nell'organismo.
Una prova sicura è rappresentata dalla misurazione della sostanza nel sangue (Alcolemia) o nell'aria espirata (Spirometria), anche se questa non definisce per forza la condizione certa di alcolismo. Un tasso alcolico di circa 150 mg/100 ml di aria espirata può comunque assumere un valore diagnostico nei confronti dell'ebbrezza, soprattutto nei casi in cui il soggetto non presenta segni evidenti di tale stato, perché bisogna considerare che esiste un aumento della tolleranza all'alcol come conseguenza di un consumo continuo di notevole entità.
L'ingestione eccessiva di alcol determina un aumento nel sangue di un enzima epatico chiamato gamma-GT il cui valore normale risulta alterato già dopo un mese di consumo alcolico, inoltre aumenta anche il valore globulare medio (MCV). E' stato recentemente messo a punto un test in grado di rilevare precocemente un abuso di alcol e, forse, anche la predisposizione congenita all'alcolismo. Il test misura l'attività di 2 enzimi presenti in vari tessuti organici, compreso quello cerebrale. Si è visto che la loro attività nel cervello viene alterata dal prolungato uso di alcol.
Per quantificare l'alcol bevuto è opportuno avere un'idea di quanto alcol ci sia in un bicchiere e in una bevanda. La quantità di alcol contenuta in ogni bevanda è diversa e varia in base alla sua gradazione alcolica, ma può essere identificata applicando la regola dell'unità alcolica. | |
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